Bellano - "La piccola Manchester sul Lario"

Bellano, è un comune di circa 3300 abitanti. La sua conformazione è caratterizzata dalla presenza del torrente Pioverna, che divide in due il paese: la parte più antica, che ospita il porto vecchio e la chiesa prepositurale, e la parte moderna con la stazione dei treni. Alle spalle del paese, l'entroterra è caratterizzato da numerosi borghi, e da molti centri antichi e popolosi. Attualmente il settore più sviluppato è quello dei servizi, tuttavia, nel secolo scorso, lo scrittore Antonio Balbiani la definì giustamente la “piccola Manchester sul Lario” visti i suoi grandi stabilimenti tessili.


Procedendo lungo “via Manzoni”, attraverso il centro storico, si possono osservare numerosi portali, corti, androni di antiche case patrizie, scale in pietra nuda e simboli araldici che ricordano le origini settecentesche del paese.


Chi arriva a Bellano, si trova in uno dei più suggestivi lungolaghi della sponda orientale del Lario, ammirando lo splendido panorama dei paesi e delle montagne della sponda opposta del lago. Da qui, attraverso una delle tante “contrade” che sbucano sul lago, si arriva sulla caratteristica “via Manzoni”, che ci conduce davanti alla chiesa di “Santa Marta”. ). Qui è conservato un prezioso insieme ligneo di nove sculture a grandezza naturale raffiguranti la Deposizione, attribuito ad Angelo Del Maino, conosciuto dal 1496 al 1536.


Su un lato della chiesa di Santa Marta si apre la piazza della chiesa prepositurale dedicata ai Santi Nazaro e Celso. La chiesa, in stile romanico, presenta una facciata coronata da archi a spiovente con alternanza di corsi chiari e scuri e un grandioso rosone in terracotta. Ricostruita tra il 1342 e il 1350, presenta notevoli affreschi che rivestono la volta centrale, i pulpiti, il presbiterio e due grandi confessionali in legno intagliato, il ricco battistero marmoreo. Preziosi sono il polittico della “Cappella di San Giovanni” e il delicato dipinto a tempera raffigurante la “Madonna delle rose”. Salendo la scalinata a destra della chiesa prepositurale, si incontra la chiesa di San Rocco. Costruita nel XV secolo per mano dell'omonima confraternita veneziana per preservare i viandanti dalle pestilenze. Attualmente è dedicato a tutti i caduti bellanesi di tutte le guerre e custodisce due dipinti del pittore bellanese Giancarlo Vitali.


Nella parte più antica di Bellano sorge la chiesa sconsacrata di San Nicolao, attualmente adibita a manifestazioni culturali. Notevoli sono gli affreschi che ornano la chiesa, testimoni della passata importanza storica della chiesa.


Nella frazione di Lezzeno sorge il “Santuario della Madonna”. In stile barocco, fu costruita tra il 1690 e il 1704 su progetto dell'architetto Quadrio, appena due anni dopo il miracolo, avvenuto il 6 agosto 1688. Quel giorno Bartolomeo Mezzera, passando davanti ad una piccola cappella da lui fatta costruire, notò che la Vergine raffigurata in un medaglione di creta piangeva lacrime di sangue.


L' Orrido è assolutamente da vedere. Questa forra naturale si è formata nel corso dei secoli dallo scorrere delle acque del Pioverna, scavando gigantesche marmitte e suggestivi antri. Gli oscuri recessi sinuosi, il cupo rombo delle acque turbolente hanno reso l'Orrido la località turistica più rinomata del Lario. La “Cà del Diavol” o “Casa del Diavolo” evoca paure collettive del diavolo e rituali satanici, incarnando il fascino misterioso del luogo. Una passerella in cemento permette ai visitatori di ammirare la bellezza di un luogo davvero unico.


In prossimità del lago si trovano verde pubblico e giardini e impianti sportivi: il campo sportivo polifunzionale, le piscine del “Lido di Bellano”, il circolo velico “Circolo Vela Bellano” e una pista ciclabile. Recentemente è sorta una nuova costruzione a vela, il “Palasole”, una moderna struttura utilizzata per le numerose feste che il paese organizza.


L'attrazione principale è la rinomata Pesa Vegia. Celebrato il 5 gennaio, attira numerosi spettatori. Si ricorda, secondo il mito, un fatto accaduto durante la dominazione spagnola, quando una delegazione di bellanesi si recò in barca verso Como, per difendere le antiche unità di misura (i vecchi pesi) , che furono sostituiti dai Pesa Nova (pesi nuovi), di più difficile e complicata applicazione, che creava confusione tra la popolazione locale, prevalentemente formata da commercianti e artigiani. La delegazione ebbe successo e tornò la notte del 5 gennaio 1606, gioiosi, poterono conservare la Pesa Vegia. Questo è il mito, coincidente con l'Epifania, da sempre festeggiato insieme al corteo dei Magi.


Bellano è diventata una città turistica, attirando persone da tutta Italia e dall'Europa, grazie anche alla presenza di artisti di spicco. Basti pensare a Giancarlo e Velasco Vitali, o ad Andrea Vitali che ha sempre ambientato i suoi romanzi nel paese di Bellano. Molti tra i suoi lettori visitano Bellano per vedere questi luoghi affascinanti, da cui lo scrittore trae ispirazione.



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